Con un valore pari a 2 448 miliardi di EUR ogni anno, gli appalti pubblici europei rappresentano uno dei principali motori dello sviluppo economico, occupazionale e tecnologico degli Stati membri dell’UE.
Anche le Istituzioni, le Agenzie e gli altri organismi dell’UE, al pari delle autorità pubbliche nazionali, per poter assolvere alle proprie funzioni ed attuare le politiche europee, necessitano di una vasta gamma di opere, beni e servizi (ad es.: forniture da ufficio, attrezzature informatiche, forniture di prodotti alimentari, manutenzione dei locali, assistenza tecnica e formazione, consulenze specialistiche, studi e ricerche, indagini di mercato etc.).
In particolare, la sola Commissione europea ogni anno esperisce apposite gare pubbliche d’appalto, per un valore di circa 3 miliardi di euro.
La base giuridica delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici delle Istituzioni europee non è rappresentata dalla nota direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici (recepita dal nostro Codice degli appalti), ma dal meno conosciuto Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio (c.d. Regolamento finanziario), il quale detta anche le regole di bilancio dell’Unione Europea e che, per quanto qui rileva, si ispira ai principi sanciti dalla direttiva.
I contratti finanziati dal bilancio europeo devono rispettare i principi di trasparenza, proporzionalità, parità di trattamento e non discriminazione.
Solitamente le Istituzioni e le Agenzie dell’UE adottano le seguenti procedure di scelta del contraente:
- la “procedura aperta” in virtù della quale qualsiasi operatore economico interessato può presentare un’offerta. Trattasi della procedura utilizzata con maggiore frequenza, dato che oltre la metà degli appalti viene aggiudicata attraverso questo strumento. La stessa garantisce, naturalmente, un elevato livello di trasparenza e concorrenza;
- la “procedura ristretta” (anche tramite un sistema dinamico di acquisizione) che si articola in due fasi: nella prima fase, alla quale possono partecipare tutti gli operatori economici interessati, viene valutata la capacità di ogni candidato in funzione dei criteri di esclusione e di selezione; nella seconda fase, invece, sono invitati a presentare un’offerta solo gli operatori che sono stati preselezionati. Talvolta le procedure ristrette sono precedute da un invito a manifestare interesse. Gli operatori che rispondono a tale invito devono comprovare la loro capacità in riferimento ai criteri di esclusione e di selezione indicati. Se l’esito è positivo, gli operatori vengono iscritti in un elenco ristretto (short list) valido fino a 3 anni al massimo, che può essere utilizzato più volte per procedure d’appalto di medio valore (in genere gare d’appalto di servizi fino al valore di 133.000 euro). La Commissione UE ogni qual volta intende procedere all’aggiudicazione di un appalto, invita i candidati iscritti nell’elenco a presentare un’offerta;
- la “procedura competitiva con negoziazione” in base alla quale chiunque può chiedere di partecipare, ma soltanto coloro che sono stati preselezionati saranno invitati a presentare un’offerta iniziale e a negoziare. Gli enti appaltanti possono ricorrere a questa procedura soltanto quando la natura specifica o complessa dell’acquisto richiede una negoziazione, mentre nei settori della difesa e della sicurezza, dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali possono utilizzarla come procedura standard.
- la “procedura negoziata, anche senza previa pubblicazione” mediante la quale l’amministrazione aggiudicatrice invita direttamente gli operatori economici a presentare un’offerta e, se ritiene che le offerte possano essere migliorate, può condurre negoziati a condizioni paritarie con tutti gli offerenti.
Quest’ultima procedura è più snella e rapida rispetto alle precedenti poiché il numero dei documenti richiesti è inferiore, le condizioni imposte ai candidati sono meno restrittive e la documentazione posta a corredo dell’offerta e l’offerta stessa possono essere trasmesse per posta elettronica.
Per contro, l’utilizzo della procedura negoziata senza pubblicazione comporta una riduzione dei livelli di trasparenza e di concorrenza.
La Commissione europea ha rilevato che tra il 2006 e il 2016 la percentuale di gare con un solo offerente è stata piuttosto elevata (il 30%). Tale fenomeno si registra in particolar modo in alcuni settori (come quello delle tecnologie informatiche), innescando a sua volta il problema della dipendenza da un unico fornitore.
Inoltre, sovente accade che alcune procedure di gara vadano deserte per assenza di offerte senza che, quindi, l’appalto possa essere aggiudicato.
I dati riportati attestano che il mercato degli appalti pubblici europei presenta un ridotto livello concorrenziale, con conseguente possibilità di conseguire profittevoli occasioni di affari, internazionalizzando al contempo il proprio business.
Opportunità che non dovrebbero restare ad appannaggio di una ristretta cerchia di operatori economici (prevalentemente grandi aziende e società di consulenza).
Purtroppo, il tasso di partecipazione delle PMI alle gare d’appalto europee non è significativo se si consideri il ruolo che le stesse rivestono all’interno delle economie nazionali.
Le ragioni dello scarso interesse per le gare d’appalto europee potrebbe risiedere nei seguenti fattori:
- difficoltà nella comprensione e nell’interpretazione dei documenti di gara (spesso disponibili solo in lingua inglese o francese);
- presenza di rilevanti oneri documentali (c.d. paperwork);
- difficoltà nella ricerca di potenziali business partners locali laddove il luogo di esecuzione del contratto sia all’estero;
- l’utilizzo delle lingue di lavoro della Commissione UE (inglese, francese e tedesco) soprattutto nella fase di esecuzione del contratto.
A questo punto, però, va opportunamente evidenziato che a queste difficoltà fanno da contraltare numerosi vantaggi e benefici per i potenziali contraenti quali:
- il ritorno economico;
- tempi ragionevoli di pagamento con possibilità di pre-finanziamento;
- l’incremento del fatturato;
- la riduzione della volatilità dei flussi di cassa e di altri rischi (grazie ad impegni contrattuali a lungo termine) con garanzia di continuità aziendale;
- l’acquisizione di prestigio e visibilità a livello internazionale;
- l’opportunità di costituire forme di cooperazione a livello transnazionale;
- l’inserimento in liste qualificate di fornitori della Commissione Europea con conseguente possibilità di essere invitati direttamente a partecipare ad alcune procedure;
- l’accrescimento dei requisiti di esperienza e di capacità professionale;
- in linea di massima l’assenza di onerose garanzie .
Per tali ragioni, i contratti pubblici delle Istituzioni europee rappresentano un’incredibile opportunità di crescita da esplorare, qualunque sia il settore di attività della Vostra impresa.
L’Avv. Silvio Battista è specializzato nel fornire consulenza legale ed assistenza tecnica alle aziende italiane lungo tutto l’iter che conduce all’aggiudicazione di una gara d’appalto europea.
Una delle missions dello Studio Legale Europeo è, infatti, proprio quella di incrementare le probabilità di aggiudicazione delle commesse pubbliche soprattutto da parte delle PMI.
In particolare, il servizio ufficio gare d’appalto si articola nelle seguenti attività:
- monitoraggio ed identificazione delle opportunità di business più interessanti;
- invio dei bandi di gara recanti le informazioni essenziali;
- ricerca partners locali e stranieri per la partecipazione congiunta alle gare d’appalto (attraverso la costituzione di consorzi, raggruppamenti temporanei, reti di imprese e gruppi europei di interesse economico “GEIE”);
- analisi ed interpretazione dei documenti di gara (tender dossier) in lingua inglese, dei requisiti di partecipazione richiesti e dei criteri di valutazione volta a realizzare un’analisi di prefattibilità (valutazione dell’opportunità di partecipare alla gara);
- preparazione e controllo della documentazione amministrativa necessaria;
- registrazione sulle piattaforme di eProcurement per l’inoltro delle domande di partecipazione e delle offerte in via telematica;
- assistenza nella predisposizione dell’offerta tecnica e dell’offerta economica;
- presentazione di tutta la documentazione all’amministrazione aggiudicatrice;
- assistenza nella fase di stipula ed esecuzione del contratto;
- eventuale supporto logistico a Bruxelles ed in Lussemburgo;
- redazione di report in lingua inglese e riscontro alle richieste di chiarimenti delle amministrazioni aggiudicatrici;
- eventuale assistenza giudiziale nelle procedure di ricorso dinanzi al Tribunale dell’Unione europea (General Court) del Lussemburgo.
La partecipazione ad una gara d’appalto pubblico europea non si improvvisa, ma richiede la padronanza di strumenti e metodologie perfezionate e consolidate nel corso degli anni.
Siamo quotidianamente impegnati nell’assistere gli operatori economici italiani (professionisti e imprese) che intendano emergere nel confronto competitivo per potersi aggiudicare le commesse pubbliche delle Istituzioni, delle Agenzie e degli altri organismi dell’UE.
Avv. Silvio Battista
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